Nel pomeriggio di lunedì 6 gennaio, nella Solennità dell’Epifania,nella Cattedrale di San Nicola si tenuto l’incontro dell’Arcivescovo con i ministri istituiti del Lettorato e dell’Accolitato, i ministri straordinari della Comunione e gli altri operatori pastorali che svolgono questi ministeri di fatto nelle parrocchie della città di Sassari.
L’incontro è stato aperto da un intervento di don Massimiliano Salis, parroco della Parrocchia Mater Ecclesiae a Sassari e Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano. «Questa sera ciritroviamo insieme per riprendere il cammino già avviato in diocesi, presente e vissuto nelle realtà locali», ha detto don Massimiliano. Dopo aver ricordato che i ministeri istituiti del Lettorato e dell’Accolitato hanno l’obiettivo di servire le due mense – quella della Parola e quella dell’Eucaristia – e che il ministero del Vescovo è l’origine della Chiesa diocesana e di tutti i ministeri, don Massimiliano ha proseguito soffermandosi sulla natura dei ministeri istituiti. «Ciascun battezzato è radicato in Cristo. Il battesimo attribuisce ad ognuno di noi il compito del servizio. In tale prospettiva il laico che svolge un ministero non è semplicemente un collaboratore di chi ha ricevuto il Ministero ordinato. A ciascuno di noi, in forza del battesimo è affidata una vera e propria responsabilità con il compito dell’annuncio e del servizio».

Successivamente è intervenuto Mons. Marco Carta, Vicario generale. Dopo una riflessione sull’importanza della formazione sia per i presbiteri sia per i laici, Monsignor Carta ha sottolineato la significativa partecipazione dei laici presenti all’incontro convocato dall’Arcivescovo in occasione della Visita pastorale.

Infine, l’arcivescovo Gian Franco, dopo aver espresso il suo grazie agli operatori pastorali presenti «per il servizio discreto e quotidiano svolto nella Chiesa», ha detto: «I ministeri che esercitate sono centrati sulla carità, l’essenza della Chiesa stessa. La Chiesa è Eucaristia, è carità, e voi incarnate questo servizio, incontrando Cristo nel sofferente, nell’ammalato, nel povero, nell’abbandonato. La vostra presenza rappresenta una reale testimonianza di Chiesa “in uscita”. La Chiesa ha bisogno di un dinamismo interiore che spinga a servire. Voglio incoraggiarvi a perseverare nel vostro cammino ecclesiale, a servire Cristo con amore e dedizione. Il servizio che svolgete gratuitamente è una risorsa fondamentale. Vi incoraggio a curare la formazione personale e a proseguire in questo cammino con lo spirito di missione e con l’entusiasmo di servire».