Parrocchia della Sacra Famiglia: Celebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento della Confermazione

9 Giugno 2024 | primo piano

Domenica 9 giugno, nella parrocchia della Sacra Famiglia, a Sassari, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Celebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento della Confermazione.

Nell’omelia l’arcivescovo, come sua consuetudine nelle celebrazioni con l’amministrazione del sacramento della Confermazione, si è rivolto direttamente ai cresimandi:

«Dopo aver ascoltato dai vostri catechisti la bella preparazione che avete fatto, adesso è il momento di un breve dialogo tra noi. Dunque, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, generalmente definiamo con il termine famiglia la nostra appartenenza diversa in realtà. Qual è la prima famiglia che tutti noi abbiamo? I genitori.

Poi abbiamo però anche altre realtà che possiamo considerare come una famiglia di appartenenza: la parrocchia è una di queste. Tutti noi abbiamo ricevuto il dono del Battesimo. I vostri genitori, quando eravate bambini, hanno chiesto alla Chiesa per voi il Battesimo.

C’è una continuità tra tutte le nostre famiglie: la famiglia di origine, la famiglia della parrocchia, e poi c’è anche una famiglia un po’ più allargata di cui papa Francesco parla sempre: è la famiglia cristiana, la Chiesa Universale.

Vi sono persone che abitano in Africa, Asia, America che condividono la nostra fede cristiana. Tutti apparteniamo all’unica famiglia umana. Siamo chiamati per stare in relazione. Abbiamo ascoltato il cosiddetto episodio della mela, che riguarda Adamo ed Eva. È un episodio che però non riguarda la mela, riguarda delle persone, in particolare un gruppo di persone. Alla fine, succede che in questo gruppo si inserisce qualcosa che rompe l’alleanza che esiste. Si inserisce il serpente.

Ecco, quindi, vedete, la prima cosa che vorrei consegnarvi è questa: che nella vita, a volte, si può inserire qualche situazione che ci inganna. E l’inganno ci porta alla non autenticità, a vedere male le cose. Nella vita, invece, è importante apprendere e vedere bene ciò che ci sta attorno.

Oggi ricevete un grandissimo dono: lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo ha un compito importante per la nostra vita: quello di non ingannarci. E lo fa attraverso i doni della Sapienza, dell’Intelletto, della Scienza. Ci dona l’amore per Dio e Scienza e Sapienza ci aiutano a scegliere.

Ecco, lo Spirito Santo ha un obiettivo nella nostra vita: aiutarci. La prima parola è non lasciarsi ingannare come avvenuto ad Adamo ed Eva, ma lasciarsi illuminare. Nel Vangelo è narrata una situazione in cui Gesù entra in una casa e in questa casa vi è molta tensione. La tensione è talmente tanta che non si riesce neanche a mangiare. Gesù invece va con un proposito, per portare ordine, pace, serenità.

Nella nostra vita, in quella della famiglia delle origini, della parrocchia, del mondo intero, talvolta si vivono momenti di difficoltà. È normale che sia così; siamo esseri umani, non siamo tutti uguali, non siamo perfetti, e quindi bisogna scacciare tutto ciò che genera tensione.

Lo Spirito Santo fa un altro dono in ordine a questo. Sapete qual è? Il Consiglio per superare le discordie, ci dona la pace, l’armonia. L’Apostolo Paolo ci esorta ad andare avanti di fronte alle difficoltà della vita, davanti alle discordie. Ci esorta a non scoraggiarci. Ecco, lo Spirito Santo ci aiuta ad andare avanti grazie al dono della Fortezza.

Queste cose sono importanti, non lasciarsi ingannare, chiedere allo Spirito Santo di fare scelte sagge, sapienti, illuminate, superare le tensioni che nella vita ci sono per una comunità ecclesiale e sociale di pace, con la luce dello Spirito, con la forza dello Spirito.

Ricordatevi infine che nella vita non si cammina mai da soli: ci si deve lasciare accompagnare. E questa è l’altra cosa che vorrei chiedervi: di non camminare da soli. Ricordate che nella vita si può contare su qualcuno, e questo è tanto importante. A nostra volta ciascuno di noi, quando si cresce, diventa anche responsabile degli altri. Con il sacramento della Confermazione siamo chiamati ad essere testimoni di Dio e testimoni di Gesù: siamo chiamati ad avere un’attenzione più rigida».

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