Mater Ecclesiae: Celebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento della Confermazione
Nel pomeriggio di sabato 8 giugno, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Celebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento della Confermazione nella chiesa parrocchiale di Mater Ecclesiae a Sassari.
Nell’omelia, rivolgendosi direttamente ai cresimandi, l’arcivescovo ha detto:
«Nel Vangelo e nella Seconda lettura ci sono delle immagini che si richiamano tra loro. Una di queste è quella della “casa”. Una casa che è divisa in sé stessa non può rimanere in piedi, una casa disunita crolla. Potremmo dire che, quando dentro una casa le pareti non sono molto stabili, e si danno colpi da una parte, colpi dall’altra, succede che le pareti crollano.
Gesù desidera che questa casa sia stabile, abitabile, perché è una casa che non è stabile, non si può abitare. Il male che non la rende abitabile è quello della forza, della violenza della divisione, potremmo dire della guerra.
Gesù sostiene che bisogna trovare un rimedio, ciò che è contrario alla violenza della divisione. Gesù ci richiama a creare unione, pace: questi elementi rendono una casa stabile, solida.
Voi oggi, ragazzi e ragazze, ricevete un grandissimo dono: il dono della stabilità, dell’armonia, dell’unità, della pace. Lo Spirito Santo è colui che dove c’è tanta confusione e tanta forza violenta la rende invece una forza armoniosa. Gesù, infatti, nella Seconda lettura promette che ci donerà una casa stabile. Questo è il senso del cammino della nostra vita terrena.
Noi cresciamo fisicamente e anche psicologicamente, facciamo delle scelte che sono importanti per la vita. In questa fase della vostra vita la Chiesa ha disposto che venga dato questo dono, questo grande dono: lo Spirito Santo.
Ci può essere un rischio: ricevere un grande dono e poi dimenticarlo. Siamo chiamati a pregarlo e a invocarlo, perché lo Spirito Santo viene per entrare in relazione con noi, per dialogare con noi.
Quando è con noi, ogni giorno compiamo i nostri passi. Sappiamo che per crescere e per diventare una casa stabile abbiamo un compagno di viaggio che è lo Spirito Santo. E questo ce lo ricordiamo anche come Chiesa nel cammino sinodale. Mi fa piacere che la Parrocchia di Mater Ecclesiae partecipi a tutti i vari processi del cammino sinodale che, come sappiamo, è apprendere l’arte del camminare insieme, l’arte della sinfonia.
Può capitare che anche nella Chiesa ciascuno vada per la sua strada, che non è sempre la strada di Gesù. Per questo, Papa Francesco, guidato dallo Spirito Santo, ha suggerito alla Chiesa di intraprendere un cammino, ovvero cercare di apprendere come camminare insieme.
Questo richiede il nostro impegno. Occorre impegnarsi per dare vita a un vero cammino dell’unità. Bisogna convocare la comunità. Ringrazio i catechisti, gli animatori liturgici i collaboratori di altre ministerialità perché si sono messi in gioco. In questa circostanza importante invito tutta la comunità perché risponda alla chiamata dello Spirito Santo, quella del camminare insieme, di costruire una Chiesa-casa che non sia divisa in sé stessa, ma che sia una casa armonizzata dall’azione dello Spirito Santo».