Bancali, Messa di Pasqua nella casa circondariale

31 Marzo 2024 | primo piano, Senza categoria

L’Arcivescovo di Sassari Gian Franco questa mattina si è recato alla Casa Circondariale di Bancali per celebrare la Santa Messa di Pasqua con la comunità delle persone detenute.

Ad accoglierlo il corpo della polizia penitenziaria, l’ispettore Sadocchi, la responsabile dell’area educativa llenia Trofa.

Il messaggio dell’Arcivescovo:
<< Sono venuto per un augurio che non nasce dalla mia persona, ma dalla risurrezione di Gesù. Non si tratta di una fiaba, ma della reale possibilità di permettere al Signore e allo Spirito Santo di rimuovere quei macigni che sono presenti nella nostra vita, offrendoci la reale possibilità di rimetterci in cammino per un nuovo incontro con la vita>>.

Durante la celebrazione si è voluto ricordare ed affidare alla misericordia di Dio la perdona detenuta che, nei giorni scorsi, si è tolta la vita in una cella di Bancali.

All’offertorio, insieme al pane e al vino, il capellano don Gaetano ha regalato all’arcivescovo Gianfranco, per mano di un detenuto, “la croce della Speranza”, una croce pettorale in legno, realizzata dai detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo e nel nuovo complesso di Rebibbia, frutto di un progetto che, promosso dall’Ispettorato Generale dei Cappellani, nella persona di don Raffaele Grimaldi, in collaborazione con l’Associazione dei Cappellani delle Carceri “San Giuseppe Cafasso”, con la Caritas Regina Pacis e con l’Associazione “Liberi nell’Arte”, grazie al supporto dell’Accademia Internazionale Arti e Restauro, ha visto i laboratori realizzare delle Croci pettorali da consegnare ai Vescovi impegnati nella pastorale penitenziaria in tutta Italia. Tra questi c’è mons. Gian Franco Saba, che ha accolto con affetto il dono.

In conclusione l’Arcivescovo ha consegnato un pensiero:

<<La presenza qui con me del diacono Emanule, del direttore della Caritas Antonello, di suor Giuliana, suor Ornella e del capellano don Gaetano sono segno di una Chiesa che è casa e voi tutti siete parte di questa casa. La mia presenza, come padre di questa casa, è segno del fatto che voi siete figli amati e preziosi>>.

Il dono ai detenuti

L’arcivescovo negli scorsi giorni ha ricevuto in dono dagli imprenditori Grassi Assicurazioni (famiglia Grassi), AB&C costruire srl e Poderi Parpinello Srl, 500 colombe pasquali che, nella mattinata di oggi, sono state distribuite, cella per cella, a ciascun detenuto attraverso il cappellano e la Caritas Diocesana.

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