Lunedì 3 giugno, alle ore 10:00, nella sala cerimonie del Palazzo del Marchese, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Festha Manna 2019, evento che lega insieme le città di Sassari e Porto Torres sotto il segno della fede, della cultura e delle tradizioni migliori del territorio.
Il Sindaco Sean Christian Wheeler ha aperto l’incontro con i saluti ai presenti e, in particolare, a Mons. Saba: «Per la prima volta il nostro Arcivescovo presenzia ad un appuntamento consueto per Porto Torres e noi leggiamo questo dato come sicura espressione della Sua vicinanza e del suo affetto per le vicende della nostra Città, non solo in occasione della celebrazione religiosa, ma anche come segno della Sua sensibilità nei confronti di tante situazioni delicate, dal punto di vista sociale, economico e culturale che la nostra Comunità civile vive».
L’Arcivescovo Gian Franco ha subito ricambiato il saluto del Primo cittadino e confermato le sue parole: «Eccomi per ricordare l’origine antica e nobilissima di questa “grande festa”, che ha nella fede dei tre Martiri il suo inizio, nella devozione di tanti fedeli il suo cuore pulsante e nella sua promozione la speranza di rigenerare tante dinamiche virtuose che, per vari motivi, oggi richiedono un’attenzione maggiore, una sensibilità più matura, una creatività coraggiosa. In particolare essa esprime il profondo legame che unisce Sassari all’originaria sede vescovile di Porto Torres e la Diocesi vuole rendere sempre più intenso e manifesto questo rapporto, non per assecondare una nostalgica coreografia rituale, ma per conferire una rinnovata vitalità nella direzione di un profondo senso di comunione e condivisione, di fronte certamente agli eventi storici e culturali ma, soprattutto, dinnanzi all’Unico Signore di tutti, celebrato con intensa fede qui da tanti secoli». Già da quest’anno, infatti, l’organizzazione del Pellegrinaggio notturno da Sassari e del Pontificale in Basilica a Porto Torres ha potuto contare sulla cooperazione tra la Parrocchia dei Santi Martiri Turritani e degli Uffici pastorali diocesani, verso un’espressione sempre più corale ed ecclesiale di uno degli appuntamenti più importanti e sentiti da parte di tutto il popolo dell’Arcidiocesi: «Per rendere ancora più visibile questa intenzione -continuava Mons. Saba- nel futuro prossimo sarà coinvolto sempre più profondamente e strutturalmente l’intero Capitolo Turritano».
Un plauso verso questa prospettiva, ha espresso anche il Dirigente dell’Area istituzionale della Fondazione di Sardegna, Gianni Meloni, ribadendo l’impegno della Fondazione a promuovere tutte le espressioni più genuine dell’identità e delle risorse del nostro territorio. Mons. Mario Tanca, Parroco della Basilica, ha testimoniato la passione nell’organizzazione delle celebrazioni religiose e la continua novità che negli anni si esprime attraverso questa centenaria tradizione. In chiusura don Michele Murgia, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni dell’Arcidiocesi, e l’Assessora alla Cultura Mara Rassu, hanno ricordato le coordinate pratiche dei festeggiamenti religiosi e civili che contribuiscono a rendere “grande” la Festa di Porto Torres e… Sassari.
