La gioia di tutto il popolo

25 Dicembre 2018 | 1300 battute

NATALE DEL SIGNORE (Messa della Notte)

Is 9,1-6 | Sal 95 | Tt 2,11-14 | Lc 2,1-14

Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA

Per una sensibilità quasi archivistica, a Natale siamo portati a considerare l’Incarnazione come un evento storicamente lontano, certamente straordinario, ma comunque compiuto, concluso, separato dalla nostra attualità. Se ci soffermiamo a pensare a quel “corpo” attraverso il quale Dio ha voluto manifestare se stesso nella storia, non possiamo non ammettere che almeno in altri due modi -correntemente e correttamente- oggi si ripresenta e ci coinvolge: nel corpo mistico della Chiesa, nel corpo sacramentato dell’Eucaristia. Entrambi sono reali e vivi e con essi siamo innegabilmente in relazione. La gioia che “sarà di tutto il popolo” potrebbe quindi essere quella di riuscire a riconoscere la nostra stessa presenza insieme a quella divina, nell’evento storico di Betlemme come in ogni celebrazione di quell’incontro tra Lui e noi “che lui ama”. Sigillo indelebile di una gioia che si moltiplica, di una letizia che aumenta è l’Eucaristia, Corpo ancora oggi vivo, che manifesta la presenza materiale di Dio e che ci vede indissolubilmente uniti a Lui nel semplicissimo gesto della Comunione. Il colle di Gerusalemme e la mangiatoia di Betlemme sono qui ogni giorno, nell’altare, quando il popolo di Dio è radunato per mettere in comune la propria “carne” e riprenderla “aumentata” di Dio.

Leggi le altre riflessioni domenicali sulla Parola di Dio

Pin It on Pinterest