Il dono del Vescovo: «Ricevete Maria nelle vostre case»
Venerdì 20 marzo, con un nuovo messaggio alla Diocesi, Mons. Gian Franco Saba ha comunicato la decisione della traslazione straordinaria del simulacro della Madonna delle Grazie in Cattedrale e indetto nove giorni di preghiera incessante che coinvolgerà tutti i presbiteri. Già domenica 15 marzo, l’Arcivescovo aveva posto la Chiesa locale e l’intero territorio sotto la protezione della Madre di Dio, pronunciando l’Atto di affidamento nel Santuario a Lei intitolato a Sassari: «Viviamo con fede questo tempo, accogliendo in modo rinnovato l’esempio dell’apostolo Giovanni che “la ricevette nella sua casa” (cf Gv 19,27)». Anche se non è possibile la partecipazione fisica dei fedeli in Duomo, a causa delle restrizioni vigenti, ogni credente potrà cercare e scoprire la vicinanza della «Signora di nostra Città» rimanendo nella propria abitazione: sarà Lei, la Madre di tutti a raggiungerci in modo nuovo in questo momento delicato.
L’emergenza sanitaria in atto, causata dalla grave epidemia da coronavirus, ha condotto anche la Chiesa che è in Sassari ad assumere misure straordinarie al fine di limitare il diffondersi del contagio, «una scelta quanto mai sofferta, dettata da senso di responsabilità e di umanità», come ci ricorda la Conferenza Episcopale Italiana. Pur in tale circostanza, attraverso forme e modalità coerenti ad assicurare la pubblica salute, assume rilevanza l’impegno quotidiano nella ricerca della prossimità rispetto al percorso della vita ecclesiale.
[…] A tal fine stabilisco, in via del tutto eccezionale, che il Miracoloso Simulacro della Beata Vergine delle Grazie custodito presso il Santuario a Lei dedicato, venga traslato nella Chiesa Cattedrale in data 22 marzo 2020 alle ore 10.00, dove resterà esposto alla venerazione dei fedeli, seppur dalle loro case, affinché sia celebrato un solenne novenario, al fine di recuperare la salute dello spirito e del corpo ed accrescere e rinsaldare, attraverso Maria, i vincoli che nella fede, speranza e carità ci edificano come Popolo di Dio.
[…] I presbiteri e i religiosi, ai quali è consentito, si alterneranno in preghiera incessante nella Chiesa Cattedrale, nel rispetto delle norme restrittive.
Così nella Chiesa Cattedrale tutte le case potranno sostare, anche tramite i mezzi di comunicazione, con Maria alla presenza di Dio «per conoscerlo meglio, per scoprire più profondamente il significato della sua presenza e il mistero della sua persona». Maria pregherà con noi e per noi mostrandosi ancora una volta Madre del Popolo, una Madre presente, che accompagna il nostro cammino con la fede nella Parola, che ci aiuta a vivere i tempi del silenzio e del dolore meditando nel cuore la Parola del Figlio suo, che sostiene l’audacia di chi si lascia coinvolgere nel silenzio umile; che sostiene la forza della perseveranza in ogni situazione di dolore e di fatica per superare la tentazione della debolezza di fronte al senso del limite, che invoca la pace dello Spirito avendo sperimentato come noi il turbamento, le domande, l’affidamento totale alla Misericordia di Dio. Maria è Madre dei discepoli per «radunare nell’unità i figli di Dio dispersi». Viviamo con fede questo tempo, accogliendo in modo rinnovato l’esempio dell’apostolo Giovanni che «La ricevette nella Sua Casa».
