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Ecumenismo: dal dialogo all’integrazione

Giovedì 23 gennaio alle 18.00, in Aula “Mons. Isgrò”, il Vescovo Gian Franco ha ospitato i rappresentanti di diverse comunità cristiane presenti nel territorio. Nel contesto della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, la preghiera comune ha tratto spunto dagli Atti degli Apostoli: «Ci trattarono con gentilezza». Dopo il saluto di don Giuseppe Faedda, delegato per il dialogo interreligioso, l’Arcivescovo ha rivolto alcune parole ai presenti, una breve riflessione sui «primi passi per vivere l’esperienza dell’accoglienza che Dio riserva a ciascuno di noi. Dio ci tratta con gentilezza e il trattamento che ci riserva è molto più che un semplice galateo… Ciò che vogliamo realizzare è un vero movimento ecumenico e interreligioso incarnato».

Dopo mons. Saba hanno preso la parola Juliet portavoce di Bread of life, una comunità cristiana proveniente dall’Africa; Casimiro, della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni; Beppe, Pastore della Chiesa evangelica S’Agape; Gian Mario della Comunità Casa di Nazareth; Nutsi della Chiesa ortodossa di Olbia; Carla Cotignoli del movimento dei Focolari; padre Yaroslav Morykot, sacerdote greco-cattolico ucraino e don Matteo Jianping, sacerdote cinese, entrambi della diocesi turritana

Preghiere, canti e riflessioni hanno caratterizzato non solo l’incontro in Aula Isgrò, ma tutta la settimana in cui si è pregato per l’unità della comunità cristiana. L’auspicio è che da qui inizi una serie costante di incontri e che la partecipazione possa essere estesa non solo agli stranieri che abitano nel territorio, ma anche agli uomini e donne di buona volontà che desiderano lavorare per l’unione e la fratellanza. Da parte dell’Arcivescovo la proposta di organizzare, almeno una volta al mese, incontri fra religioni diverse, perché il dialogo, la comunicazione e la partecipazione rappresentino non solo il metodo, ma anche il sentiero da imboccare per realizzare un’autentica integrazione.

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