Ma di’ soltanto una parola…
ANNO A – III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Is 8,23b-9,3 | Sal 26 | 1Cor 1,10-13.17 | Mt 4,12-23
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Nella domenica che Papa Francesco ha chiesto di dedicare in modo speciale alla Parola di Dio, il Vangelo di Matteo racconta di mutamenti. I gravi eventi riguardanti la vita di Giovanni il Battista provocano un cambio di scena: Gesù lascia quindi Nazaret, si sposta a Cafarnao e le parole del profeta Isaia prendono così vita. Questo lo sappiamo noi, oggi, ma chissà se questa consapevolezza era davvero presente tra gli abitanti di quelle terre complicate. «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» è l’espressione che inaugura un tempo nuovo, immerso nella trascurata confusione dei popoli, delle culture e delle religioni nella Galilea delle genti: è la stessa frase che Gesù prende dalla predicazione del Precursore, spostandola dalle sponde del fiume Giordano sino alle rive del lago di Tiberiade e trasferendone tutto il senso dal tempo di un futuro atteso a quello di una realtà presente e operativa. Obbedienti a questa variazione, iniziano subito a cambiare vita anche i «pescatori» che a pochi metri lavorano vicino al luogo in cui Gesù parlava, ed è solo il preludio di quella che per loro sarà una vera e propria metamorfosi spirituale. Ancora oggi, quella Parola è sempre identica a se stessa: tutto passa ma non il suo suono, non la verità che può realizzare quando viene accolta. Impareremo a raccontare il cambiamento generato in noi.