7 candidati “Per una Città oltre l’indifferenza”
Mercoledì 29 maggio, dalle ore 19.00 nell’Auditorium “San Giovanni Paolo II” , si è svolto l’incontro pubblico con i candidati alla carica di sindaco e consigliere del Comune di Sassari e il messaggio dell’Arcivescovo è stato consegnato ai partecipanti: sincerità, semplicità e perdono, sono gli elementi centrali «Per una città oltre l’indifferenza».
Diversi i passaggi salienti del testo redatto dal vescovo, alcuni in particolare rendono l’idea del significato importante di questo momento storico e della conseguente necessità di tornare all’impegno, superando le barriere che impediscono fratellanza autentica e cristiana comprensione. Il Vescovo si è ispirato alla lettera che San Clemente indirizzò ai Corinzi: «San Clemente – spiega Mons. Gian Franco Saba – dice che in origine gli uomini possedevano tre caratteristiche fondamentali: erano gli uni verso gli altri sinceri, semplici, non serbavano rancore. Il primo tratto di stile messo in luce dal Padre della Chiesa riguarda la condizione di un uomo osservato alla luce del giorno, assolutamente puro, genuino, retto e integro». «A nostro avviso – prosegue – qui si traccia una via per superare l’indifferenza che genera crisi sociale a partire dall’esperienza interiore del “tirarsi fuori dall’inautenticità”». Monsignor Saba fa appello all’azione trasparente e sincera, avendo a cuore il bene dell’altro per realizzare sempre il benessere comunitario attraverso una cura delle relazioni. «La caratteristica della semplicità nasce da una scelta personale, che prende vita nel cuore della persona. In altre parole, l’atteggiamento personale della viva ricerca di un ordine nei sentimenti interiori contribuisce a ricreare l’ordine sociale e lo custodisce nella pace e nella concordia». «Inoltre, non serbare rancore è lo stile dell’uomo che sceglie di porre la dignità dell’altro al di sopra dei propri interessi e riesce a combattere il male che deriva dalle scelte sbagliate dell’altro, senza condannare il proprio fratello».
Il messaggio, sotto forma di volumetto, è stato consegnato al pubblico nel corso della serata molto partecipata. Dopo la relazione di don Bruno Bignami, Direttore dell’ufficio nazionale dei problemi sociali e il lavoro, nel corso dell’incontro, moderato dal Direttore di “Libertà” Antonio Meloni, in ordine alfabetico hanno preso la parola i sette candidati: Mariolino Andria, Mariano Brianda, Marilena Budroni, Nanni Campus, Giuseppe Doneddu, Lino Mura e Maurilio Murru. A trarre le fila del dibattito ha pensato lo stesso Arcivescovo, con una breve riflessione che ha concluso la serata alla quale ha partecipato, fra gli altri, don Andrea Piras, Direttore dell’ufficio diocesano dei problemi sociali e il lavoro.