Visita Pastorale Parrocchia Gesù Buon Pastore
SCHEDA
Abitanti: 8.000 circa
Nuclei familiari: 2500 circa
Parroci: (Parrocchia Gesù Buon Pastore – Sassari)
Don Giovanni Maria Morittu (1982 – …)
Organismi:
Consiglio Pastorale
Cons. Affari Economici (da rinnovare)
Gruppi e collaboratori:
Gruppo dei rappresentanti di zona
Gruppo catechesi con le famiglie
Gruppo Lettori
Gruppo animazione liturgica domenicale
Gruppo Teatro “Pecorelle smarrite”
Gruppo coro “canto della liturgia”
Gruppo apostolato della Preghiera
Gruppo Uomini
Gruppo Pulizia Chiesa
Gruppo arredi e paramenti
Gruppo Caritas
Gruppo Ministri Straordinari
Saluto del Parroco
lPARROCCHIA, PRENDI IL LARGO
NEL NOME DEL SIGNORE
Carissimo Padre Paolo arcivescovo Turritano e carissimi fratelli e sorelle della Parrocchia Gesù Buon Pastore, “diletti da Dio e santi per vocazione,
grazia e pace da Dio, Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo” (Rm 1,7).
Ho negli occhi e nel cuore la commovente testimonianza di fede, di speranza e di carità che oggi in occasione della apertura della Visita Pastorale è presente nella nostra comunità
La celebrazione Eucaristica di oggi presso la Casa Paolo VI segna un momento significativo del cammino che da quasi trentatre anni conduciamo insieme nella fede e nella speranza verso il rinnovamento voluto dal Signore: quasi un momento di sosta per guardare al cammino percorso e a quello che resta ancora da percorrere.
Al cammino percorso guardiamo anzitutto con vivo senso di gratitudine a Dio Padre per i passi in avanti che ci ha concesso di compiere, con la forza del suo Spirito, nello sforzo di rendere la nostra Chiesa “senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata al suo cospetto” (Ef 5,27), come la vuole il suo sposo Gesù.
Nello stesso tempo non possiamo ignorare quello che non abbiamo saputo o potuto realizzare per i limiti della nostra corrispondenza alla chiamata e alle sollecitazioni del Signore. Di questo chiediamo perdono a Lui, l’unico Architetto della Chiesa, al quale la nostra fragilità umana non sempre consente di attuare pienamente quell’incessante opera di rinnovamento ecclesiale che è dono suo, ma che per realizzarsi ha bisogno della nostra adesione incondizionata, entusiasta, generosa, e soprattutto della nostra umiltà e della nostra unità.
È Cristo (il Buon Pastore) che costruisce la Chiesa. Noi siamo solo umili collaboratori della sua sapienza e del suo amore. Non solo non ci sostituiamo a lui (e questo sarebbe un atto di folle e deludente incoscienza), ma quando abbiamo fatto tutto ciò che potevamo e dovevamo fare, dobbiamo saperci riconoscere “servi inutili”, come egli stesso ci ha insegnato (Lc 17,10).
A lui, quindi, nel guardare al futuro, promettiamo generosamente e gioiosamente adesione sincera e collaborazione convinta. Suo desiderio è che noi proseguiamo con costanza nello sforzo intrapreso di rinnovare la nostra parrocchia, perché parroco e fedeli siano capaci di annunziare, comunicare e testimoniare la salvezza dell’unico Salvatore in un contesto umano radicalmente mutato.
È un impegno faticoso e complesso, che non può esaurirsi in tempi brevi, ma esige tempi lunghi, se mai potrà ritenersi un impegno definitivamente e perfettamente realizzato.
L’edificazione della comunità, infatti, non sarà mai un fatto compiuto per la semplice ragione che è un fatto in continuo e incessante divenire. La Chiesa è fatta di uomini. E gli uomini sono sempre nuovi e camminano nella storia. E come sarebbe pastoralmente pericoloso ritenere che debba prima rinnovarsi la parrocchia per poter rinnovare la sua azione, giacché nella Chiesa natura e missione coincidono e il loro sviluppo è simultaneo e complementare, così sarebbe illusorio credere che il rinnovamento sia strutturale che funzionale della parrocchia possa programmarsi in ritmi prestabiliti e con scadenze fisse e sicure.
Ma sarebbe più gravemente pericoloso e illusorio non credere alla possibilità di tale rinnovamento e conseguentemente non incominciare mai, magari col pretesto di attendere tempi migliori. E invece bisogna incominciare subito: lo esigono i tempi, che si fanno sempre più stretti.
Finalità principale della Seconda Visita Pastorale di Padre Paolo è il rinnovamento della parrocchia è un’esigenza fondamentale sulla quale ha richiamato l’attenzione di tutti fin dall’inizio del suo ministero tra noi.
Ora è tempo che tale esigenza, da tutti avvertita, si traduca in impegno di tutti.
La parrocchia di oggi o si rinnova o diventa una struttura fuori del tempo. E’ questa, d’altra parte, la finalità principale della Visita Pastorale.
La Visita Pastorale, infatti, è un momento privilegiato e particolarmente significativo della missione del Vescovo, che è quella di ricostruire continuamente in nome e con l’autorità di Cristo la Chiesa a lui affidata, stimolando, sollecitando, orientando, incoraggiando l’impegno di tutti, giacché l’edificazione della Chiesa è opera di tutti “come familiari di Dio” (Ef 2,19), “sulla pietra angolare” (1Pt 2,7), che è Cristo.
Oggi sulla ‘parola’ di Gesù che c’invita a prendere il largo e perciò profondamente radicato nella contemplazione e nella preghiera”, nel primato della grazia, della vita interiore e della santità.
Le sfide che la parrocchia deve affrontare nel nostro tempo, in quest’anno 2015 sono indubbiamente molte e per tanti versi nuove e non c’è una formula magica per superarle.
No, non una formula ci salverà, ma una Persona [Gesù] e la certezza che essa ci infonde: “Io sono con voi!”. Non si tratta, allora, di inventare un ‘nuovo programma’. Il programma c’è già: è quello di sempre raccolto dal Vangelo e dalla viva Tradizione. Esso s’incentra, in ultima analisi, in Cristo stesso, da conoscere, amare e imitare, per vivere in lui la vita trinitaria, e trasformare con lui la storia sino al suo compimento nella Gerusalemme celeste.
Gruppo dei rappresentanti di zona
Essendo il territorio della parrocchia piuttosto ampio un elemento tonificante del Consiglio pastorale è la presenza di laici responsabili di zona che fanno da anello di congiunzione tra la comunità parrocchiale e il territorio, facendosi ,da una parte, portatori di esigenze ed istanze delle famiglie residenti nel territorio parrocchiale e “avvicinando” loro , dall’altra, le proposte che scaturiscono in seno al Consiglio Pastorale. Le zone istituite sono 12.
Gruppo catechesi con le famiglie
Questo insieme di persone diventa “gruppo” in itinere, infatti più che un gruppo in senso stretto, può definirsi un cammino di catechesi che da ormai tanti anni il parroco ha voluto percorrere vivendolo come momento di formazione per i ragazzi e le loro famiglie primi centri di educazione e di educazione cristiana; un’occasione di unione e confronto per le famiglie che durante l’intensa preparazione ai sacramenti di Cresima e prima comunione Eucaristica vivono la parrocchia nella maniera più vera e sperimentano il senso di famiglia di famiglie. Famiglia centro primario di educazione alla fede, partecipazione della famiglia alla messa, parrocchia famiglia di famiglie, è il messaggio educativo centrale del cammino formativo che vuole essere un modo per insegnare uno stile di vita della famiglia aperta alla condivisione e alla vita cristiana nella speranza di passare dal “sacramento dell’addio al sacramento dell’avvio”. Ricordiamo come significativa la giornata di ritiro proposta per la domenica precedente a quella del Sacramento che ci si prepara a ricevere, momento in cui le famiglie dopo la celebrazione dell’Eucaristia domenicale possono condividere il pranzo, vivere una più specifica formazione liturgica, e un tempo di preghiera reciproca.
Gruppo Lettori
Sotto la guida del parroco si riunisce il mercoledì con la finalità di formare i lettori non ministeriali, ma che di fatto svolgono questo servizio alla comunità.
Gruppo animazione liturgica domenicale
Si occupa del servizio liturgico- musicale alla Messa che si celebra in Parrocchia la domenica mattina alle 10 è composto principalmente da famiglie che offrono la loro disponibilità sotto la guida diretta del parroco; a loro è affidata l’animazione del canto della messa di prima comunione, celebrazione che viene però preparata interamente dalle famiglie coinvolte attraverso la catechesi delle famiglie.
Gruppo coro “canto della liturgia”
Sua peculiarità è il “canto della liturgia” prepararsi cioè il più possibile a cantare ciò che la liturgia prevede si canti e come prevede si canti. Si occupa dell’animazione liturgico-musicale della Messa prefestiva che si celebra il sabato sera in parrocchia e delle Solennità, offre inoltre la collaborazione al parroco nella preparazione dei ragazzi che si preparano con le famiglie al sacramento della Cresima per l’aspetto del canto della liturgia. Ormai da 30 anni il gruppo si occupa anche dell’animazione dell’Adorazione Eucaristica che il primo giovedì di ogni mese la comunità dedica come preghiera per le vocazioni. Il gruppo nasce come coro giovanile della parrocchia e vede al suo interno la crescita anagrafica, umana e spirituale di quelli che ragazzini nei primi anni ’90 sono ora adulti ed hanno costituito le loro famiglie. Questa crescita si realizza attraverso l’attenzione alla formazione liturgica dei singoli e del gruppo (con corsi specifici –co.per.li.m. dell’ufficio liturgico nazionale-), la formazione strettamente musicale di alcuni, la risultante del servizio Diocesano, la preghiera personale, la cura nella scelta del repertorio (appropriato per stili e forme, di musica e testi) e dell’esecuzione dei canti. All’interno del gruppo alcuni membri offrono la propria collaborazione all’’Ufficio Liturgico, ed al Coro Dei Giovani della Diocesi.
Gruppo Teatro “Pecorelle smarrite”
Il gruppo teatrale “Pecorelle Smarrite” nasce nel 1991 per iniziativa del parroco. Uno degli scopi del parroco era promuovere un’attività per i giovanissimi della parrocchia nata in un quartiere molto popoloso e privo di qualunque struttura destinata ai giovani che non fosse sportiva. L’obiettivo del parroco era quello di riunire i giovani in parrocchia facendo loro svolgere un’attività che fosse piacevole, coinvolgente, culturalmente valida, socialmente sana e che nel contempo non si discostasse dai principi evangelici di accoglienza, impegno, e spirito di gruppo. Il gruppo ha sempre “funzionato” in base a questi principi. Non prepara attori, né coltiva velleità pseudoartistiche, illudendo i ragazzi. I giovani preparano insieme spettacoli, spesso ad un buon livello, impegnandosi duramente, per raggiungere risultati dignitosi, sopperendo alle carenze di talento, fondi e di strutture con la buona volontà, la preghiera e l’aiuto del Signore. Il gruppo non ha mai rifiutato nessuno, solo perché non bravo o non dotato; ha coinvolto tutti coloro che desideravano partecipare affidando parti e ruoli adatti a ciascuno secondo le attitudini e capacità.
Nel gruppo alcuni elementi, attori e non, operano fin dalla fondazione, altri si sono via via aggiunti ed altri ancora operano quando possono per motivi di studio e di lavoro, ma sono sempre felici di contribuire con la loro presenza al successo degli spettacoli. Il gruppo, aperto e disponibile accoglie anche giovani che appartenenti ad altre Parrocchie vogliano sperimentare il lavoro teatrale ed offre inoltre la propria disponibilità a livello diocesano qualora venga manifestata l’esigenza: ha (ad esempio) curato la stesura e la regia dello spettacolo “Chi là va, l’aspetti” in occasione della partenza di don Francesco e Don Emanuele per la missione in Madagascar.
Vengono annualmente realizzati due spettacoli uno a Natale, commedia di argomento natalizio con coreografie danzate e canti che attira un folto pubblico ed è ormai considerato una tradizione per tutti i parrocchiani; uno a primavera inoltrata (il prossimo ai primi di giugno dal titolo “Un marito da sogno” presso il teatro “Il ferroviario” tratto da un’opera di Feydeau) che dal 2002 va in scena nei palchi cittadini e dona l’intero incasso alla parrocchia. Ricordiamo che una parte del gruppo si è dedicata in passato al cabaret col nome di “The Lost Sheep cabaret”, riportando un discreto successo. Ovviamente il gruppo non ha ancora oggi né strutture, né fondi ma si affida completamente alla buona volontà dei parrocchiani e dei ragazzi stessi per finanziare gli spettacoli. Il ricavato degli spettacoli è sempre completamente devoluto alla Parrocchia Gesù Buon Pastore.
Concludendo ricordiamo che il gruppo ha ricevuto durante lo scorso gennaio il premio “Fontana di Rosello” 2015 per il settore cultura consegnato presso l’Aula Magna dell’Ateneo Sassarese dalla Consulta del volontariato.
Riportiamo di seguito gli spettacoli rappresentati nel corso degli anni.
- in lavorazione 2015, teatro Il ferroviario
Un marito da sogno tratto da Georges Feydeau, regia Davide Deiana
- 2014, teatro Il ferroviario
Il vecchio brontolone di Carlo Goldoni, regia di Davide Deiana;
- 2013, teatro Il ferroviario
Sarto per signora di Georges Feydeau, regia di Davide Deiana;
- 2012, teatro Il ferroviario
Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di Davide Deiana;
- 2011, teatro Il ferroviario
Pene d’amor perdute di William Shakespeare, regia di Davide Deiana;
- 2010, teatro Il ferroviario
Tutte pazze per Garry (Present laughter di Noel Coward) regia di Davide Deiana;