Veglia di preghiera ecumenica per la pace
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 gennaio, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto nella Cattedrale di San Nicola la veglia di preghiera ecumenica per la pace in occasione dell’inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani alla presenza dei rappresentanti delle altre confessioni cristiane.
La veglia è cominciata con il raduno e la processione con la lampada della pace a partire dalla Cappella della Pace istituita dal Vescovo Gian Franco il 13 maggio scorso come segno della preghiera incessante della Comunità diocesana turritana che invoca il dono della pace.
La veglia è poi proseguita con la litania di lode e ringraziamento, la confessione di peccato e richiesta di perdono, la proclamazione della Parola del Signore, la confessione di amore, le preghiere di Intercessione e Padre Nostro, lo scambio di pace.
Il messaggio di Gian Franco Saba
L’arcivescovo, durante la veglia, ha voluto sottolineare l’importanza di valori come unità e fratellanza. Valori centrali nel percorso del cammino sinodale: << All’interno della Chiesa, come nella società, talvolta, si è improntati alle logiche dei “piccoli gruppi”, gruppi che restano chiusi. Siamo chiamati a percorrere le vie della vita lasciando da parte l’indifferenza, siamo chiamati ad avere occhi che osservano e orecchie che ascoltano, siamo chiamati a non passare oltre. Siamo chiamati a compiere un sussulto di responsabilità spirituale, evangelica, civica, per una civiltà dell’amore. La vera sfida della Chiesa del terzo millennio è quella di sviluppare l’arte del camminare insieme: la sinodalità. Importante ritrovarsi qui oggi, vi ringrazio per la vostra presenza. Sono presenti sacerdoti di diverse parrocchie della nostra diocesi, responsabili di realtà pastorali diverse. Le pluralità di oggi sono il nostro prossimo, siamo uno prossimo all’altro>>. E poi il richiamo al messaggio alla città e al territorio consegnato nel giorno della festa di San Nicola:<< Quest’anno, nel messaggio consegnato in occasione della festa del Santo Patrono, ho voluto proporre l’invito a coltivare l’educazione al pensiero ospitale. La costruzione dell’unità passa attraverso la via dell’ospitalità>>