“Una Chiesa in cammino”. L’Arcivescovo in visita a Ploaghe
Martedì 13 giugno è cominciata la visita pastorale di Gian Franco Saba nella comunità di Ploaghe. Ad accogliere l’arrivo dell’Arcivescovo, all’ingresso del paese, il parroco don Giuseppe Virgilio, le autorità civili e militari, i comitati religiosi. Il corteo in processione è giunto fino alla chiesa del Convento dove, sul sagrato, l’Arcivescovo ha celebrato la Santa Messa concelebrata da don Giuseppe Virgilio e Don Gavino Meloni. L’inizio della visita pastorale è stato inserito nel programma dei festeggiamenti religiosi organizzati dal comitato in onore di Sant’Antonio da Padova. “Nel giorno in cui celebriamo Sant’Antonio da Padova è significativo iniziare la visita pastorale qui a Ploaghe in luogo dove la spiritualità francescana si è espressa. I luoghi che tramandano fede cristiana non sono sacramento ma hanno una forza sacramentale. Le vicende legate alla vita di Sant’Antonio da Padova oggi nel contesto del cammino sinodale richiamano l’importanza di fare della nostra stessa vita un cammino. Lo abbiamo espresso anche stamattina con la piccola processione, e vi ringrazio per la calorosa accoglienza, per questo momento che stiamo vivendo. La vita di Sant’Antonio non è stata statica, egli entrò inizialmente in una comunità monastica con la regola agostiniana, fu educato alla vita Cristiana. Egli si mise al servizio dell’evangelizzazione, della trasmissione di fede. I luoghi di vita di ciascuno di noi, quei luoghi in cui viviamo sono luoghi in cui il Signore ci rivela il progetto di amore e suscita in noi il desiderio del camminare. Sant’Antonio lo fece, si mise in cammino e la Grazia di Dio toccò il suo cuore. Il cammino della vita cristiana è frutto della Grazia di Dio che tocca il nostro cuore. Tutti noi siamo chiamati ad ascoltare e riconoscere i segni che Dio pone nella nostra vita. Sant’Antonio ricevette l’educazione, si formò. L’educazione serve a formare una persona dal cuore e dalla mente aperta. Occorre camminare verso quella “Chiesa in uscita” di cui parla Papa Francesco, è necessario farlo per uscire dall’ “Io isolato”. Il Signore dialoga con noi. Camminare e dialogare con il Signore: questa è la vita Cristiana. È bello scoprire le peculiarità della vocazione di ciascuno di noi. I doni di Dio sono diversi non per contrapposizione ma per testimonianza di fede Cristiana. C’è spazio per le diversità, la vita cristiana non è livellamento, ciascuno si metta in ascolto della Parola di Dio. Occorre mettersi davanti a Dio e aprire il cuore. Dio è per tutti, la Chiesa è per tutti. Il Signore conduce le storie, dobbiamo essere consapevoli che Dio non è assente dalla nostra vita. Questa è la dimensione più popolare di Sant’Antonio: egli trasmette la vicinanza di Dio. Il messaggio che vi consegno è questo: camminare, dialogare e aprire il cuore al Signore affinché ciascuno riscopra la propria vocazione. L’educazione ha un ruolo importante, la formazione è uno degli architravi del cammino pastorale intrapreso dalla nostra diocesi. In questi luoghi, nei conventi, si formavano le persone. Sant’Antonio infonde coraggio e sprona. Il Signore ci invita al discernimento dello Spirito, in un clima di preghiera. Il mio augurio è che il Signore possa accompagnarci ad essere una Chiesa in cammino, che ascolta la parola di Dio, che punta verso orizzonti alti, che crea luoghi e spazi di formazione dove sia possibile discernere la volontà di Dio”.
In tarda mattinata monsignor Saba ha incontrato il consiglio comunale di Ploaghe nella sala dell’ex Convento. “La fede ha delle ripercussioni sociali. Nel cammino del processo sinodale e della visita pastorale tutti siamo chiamati a maturare una prospettiva di impegno. Papa Francesco la chiama partecipazione. Ciò che, con la visita pastorale il vescovo esorta a fare è superare l’indifferenza, che spesso è connessa con la tentazione dell’isolamento. Impariamo ad avere a cuore il bene degli altri”, il messaggio agli amministratori.

