Due giorni di preghiera e progettazione pastorale: lectio dell’Arcivescovo

30 Giugno 2021 | Fondazione

Venerdì 25 giugno si sono aperti i due giorni di preghiera e progettazione dedicati agli operatori pastorali diocesani presso il Centro di alta formazione “San Giorgio” (Sassari – Via De Martini, 18). Lo stesso Mons. Saba ha inaugurato il tempo di riflessione con la proposta di una meditazione sui “sommari” degli Atti degli Apostoli (2,42-48; 4,32-35; 5,12-16) ed il loro valore programmatico nell’attualità della Chiesa particolare di Sassari. A partire dalla considerazione dell’assenza, punto di crisi e di svolta dell’avvio della prima Comunità, il Vescovo Gian Franco ha invitato i presenti a ricollocare sotto la prospettiva dello Spirito il percorso svolto negli ultimi anni e orientato al rinnovamento della prassi pastorale, dando come “fuochi” della preghiera e della progettazione le due espressioni «insieme» e «prospettiva ampia» come sintesi metodologica e programmatica nell’ascolto dei brani tratti dall’opera lucana. Per fugare la tentazione di una lettura idealizzata dell’esperienza apostolica, Mons. Saba ha richiamato i presenti a far memoria delle tensioni conflittuali interne ed esterne che i primi discepoli dovettero affrontare nel rapporto con il mondo giudaico ed ellenistico, insieme ai contesti salvifici in cui le scelte di novità degli Apostoli esprimevano quelle risposte “missionarie” su cui anche la Chiesa turritana è chiamata a tarare il paradigma della propria azione generativa, per dare un «volto locale» all’Evangelii Gaudium», come lo stesso Papa Francesco esorta. Insegnamento, comunione, frazione del pane e preghiera, sono le caratteristiche che ancora oggi non perdono di efficacia e consegnano alla Diocesi di Sassari lo stile di un annuncio concreto, fedele e adeguato al «cambiamento d’epoca» in corso. Con un invito alla perseveranza, alla «disponibilità fedele nel tempo», ha invitato i partecipanti a cogliere l’opportunità di continuare a contribuire alla testimonianza viva del Vangelo nel nostro territorio, in vista dell’ulteriore definizione del cammino sinodale e dell’imminente celebrazione della sua prima Visita pastorale canonica.

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