Richiamo sulla disciplina delle processioni e la Comunione eucaristica
DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE PROCESSIONI
Poiché è importante, per il bene spirituale dei fedeli e la vita delle comunità, che si possano esprimere pubblicamente, seppur con le dovute cautele, anche le forme di pietà popolare a noi tanto care e utili alla vita cristiana, date le numerose richieste di chiarimenti circa la possibilità o meno di poter svolgere processioni all’esterno di strutture ecclesiastiche e luoghi di culto, pervenute al nostro indirizzo, si precisa quanto segue.
Nonostante la nota del Ministero dell’Interno del 12 giugno scorso non si esprima in maniera contraria, il Comitato Tecnico Scientifico rileva tuttavia alcune criticità nella possibilità di controllo del rischio di contagio da Sars-Cov2. Su questa linea prudenziale ed in via cautelativa, ritenendo altresì particolarmente gravoso e di difficile applicazione il rispetto delle tante misure precauzionali prescritte, l’Arcivescovo conferma in toto le precedenti norme e dispone la sospensione di tutte le processioni, comprese quelle già programmate, entro i confini dell’Arcidiocesi, in attesa di nuove definitive disposizioni liberatorie da parte delle autorità competenti in materia sanitaria, prevedendo che saranno rese note a breve. Tale disposizione, pur apparendo restrittiva, si rende doverosa al fine di garantire la tutela della salute pubblica ed evitare inutili e pericolose esposizioni al rischio del contagio.
RICHIAMO SULLA COMUNIONE EUCARISTICA
L’Arcivescovo inoltre, avendo con rammarico appreso che alcuni sacerdoti, anche dopo la ripresa della celebrazione delle Messe con partecipazione di popolo, continuano a negare ai fedeli la Comunione Eucaristica sostituendola indebitamente con quella spirituale, riscontrando il grave abuso compiuto, richiama gli interessati, intimando loro l’immediata sospensione di tale riprovevole comportamento, e ricordando agli stessi il dovere di essere dispensatori e non “padroni” del Sacramento dell’Eucaristia.