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Il 14 agosto la discesa dei Candelieri. Si scioglie il Voto alla Vergine Assunta.

Come ogni anno, secondo la tradizione secolare, il 14 agosto la comunità sassarese si ritrova per sciogliere il Voto alla Vergine Assunta (Madonna di mezzagosto), attraverso  la faradda di li Candareri, la discesa dei Candelieri. Per Sassari è La Festha Manna, la festa grande.
A zent'anni è l'augurio di lunga vita!
 

La storia
Nel Cinquecento, la città fu più volte colpita dalla peste e, secondo la tradizione, l'epidemia più terribile sarebbe terminata un 14 agosto per intercessione della Madonna. Il voto venne ufficialmente menzionato solo dopo la peste del 1652, ma in documenti ben più antichi (1531) viene decretato l'ordine di accesso delle corporazioni nel tempio dedicato alla madonna, fatto che fa desumere che la prima stesura del voto sia cinquecentesca. Gli otto maggiori gremi del tempo (mercanti, massai,sarti, muratori, calzolai, ortolani, conciatori e pastori) insieme alle autorità comunali e alla curia arcivescovile, formularono il voto solenne di portare in processione, ogni 14 agosto, otto candelieri dalla “piana di Castello”, l'attuale piazza Castello, sino alla chiesa di Santa Maria di Betlem.

Il voto venne rispettato e ripreso con più vigore all'insorgere di ogni nuova epidemia; nell'Ottocento fu rinnovato per il colera. Nel 1855, cessata la devastazione colerica fece circa ottomila vittime, i Candelieri furono portati in processione la sera del 1º dicembre.

Nel corso del XIX secolo, tuttavia, i gremi dei mercanti e dei pastori, i cui adepti subirono gli influssi tardo-illuministi, furono sciolti e il gremio dei sarti si rifiutò di partecipare alla faradda con il proprio candeliere. Anche il gremio dei carradori si sciolse in seguito, soffocato dai numerosi debiti insoluti. Solo cinque degli otto originali candelieri erano rimasti a partecipare alla festa.

Il comune si mobilitò, per salvare la “festha manna” cittadina, dotando ogni gruppo di portatori di una divisa. Convinse inoltre il gremio dei sarti a partecipare nuovamente alla festa e ammise nuovi gremi alla sfilata: nel 1921 il gremio dei falegnami, che si era scisso dal muratori nel corso dell'Ottocento, nel 1937 il gremio dei contadini, separatosi dai massai nel 1803, nel 1941 il gremio dei viandanti, anch' esso nato dalla separazione dai carradori nel 1633, ma che aveva continuato a partecipare alla festa con la sola bandiera, e nel 1955 il gremio dei piccapietre, pur'esso staccatosi dai muratori, portando il numero dei candelieri a nove.

Nel 1979 fu fondato l'”Intergremio”, associazione dei gremi che partecipavano alla faradda tranne il gremio dei viandanti, con l'aggiunta del arcigremio della Mercede (facchini) e del gremio dei macellai, i quali tuttavia in seguito furono allontanati da questo sodalizio intergremiale senza un plausibile motivo. Negli anni ottanta riprese l'attività il gremio dei fabbri, rimasto inattivo per circa quarant'anni, che contro il parere di molti degli altri gremi, fu ammesso nel 2003 alla faradda con la sola bandiera. Nel 2007 si ebbero numerose polemiche e proteste in seguito all'ammissione del candeliere dei fabbri alla faradda da parte del consiglio comunale e con l'opposizione dell'”Intergremio”, concessione che portò il numero dei candelieri a dieci.

L'UNESCO ha riconosciuto la discesa dei candelieri PATRIMONIO DELL'UMANITA'

Per saperne di più sulla festa, i candelieri e i gremi, consultare il sito del Comune di Sassari: www.comune.sassari.it

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