Celebrazione Eucaristica nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria

23 Marzo 2025 | News, primo piano, vescovo, Visita pastorale

Sabato 22 marzo, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella parrocchia del Cuore Immacolatodi Maria, a Sassari, dove è in questi giorni in corso la Visita pastorale.

Si riporta di seguito l’omelia dell’Arcivescovo:

 «Proseguiamo il cammino della Visita pastorale celebrando insieme l’Eucaristia della Terza Domenica di Quaresima. Questa celebrazione è segnata anche da un velo di dispiacere: il nostro parroco non è presente a causa di una malattia. La sua assenza ci rattrista, perché sappiamo quanto don Giovannino abbia servito questa comunità con generosità e amore per tanti anni. Oggi vogliamo pregare per lui, per la sua salute, affinché il Signore gli conceda le grazie necessarie in questo momento difficile.

 Nella nostra riflessione ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio, che illumina il cammino della Visita pastorale. La Prima Lettura ci conduce all’esperienza di Mosè che, mentre pascola il gregge del suocero, viene chiamato da Dio attraverso una visione straordinaria: una fiamma di fuoco in un roveto. Mosè, stupito e intimorito, sente una voce che gli parla. Dio gli dice: “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido” (Es 3,7). In questo dialogo si intrecciano due grida: il grido del popolo sofferente e il grido di Dio che chiama Mosè a diventare suo messaggero. Il dolore del popolo, accolto nel cuore di Dio, si trasforma in una chiamata potente.

Mosè è inizialmente spaventato, pieno di domande e di dubbi. Ma Dio lo rassicura: “Io sono con te.” Con questa certezza, Mosè viene inviato a portare un annuncio di liberazione. Ecco un messaggio importante anche per noi: quando ci sembra che Dio non ascolti le nostre preghiere o le nostre sofferenze, dobbiamo ricordare che Egli le fa proprie, le prende a cuore. Dio non abbandona mai il suo popolo. Egli è fedele, ci ascolta e ci manda ambasciatori del suo amore.

 La Visita pastorale, in questo senso, diventa un segno della presenza di Dio che si prende cura del suo popolo. Attraverso il vescovo, che incontra le comunità parrocchiali, Dio ci rinnova nella fede e nella speranza. Anche nei momenti bui, di dolore e di prova, Dio non ci abbandona. Egli ci chiede di fidarci di Lui, di rimetterci nelle sue mani. La sua fedeltà è un’ancora, una certezza.

 In questa parrocchia del Cuore Immacolato possiamo contemplare l’amore di Dio riflesso in Maria. Il Cuore Immacolato di Maria arde di un amore puro, che manifesta la bellezza dell’amore divino. Maria, scelta da Dio per la sua missione speciale, ci ricorda che possiamo trovare in Lei consolazione e speranza.

Il Signore non si sottrae alla nostra sofferenza, non viene mai meno. Anche quando noi ci sentiamo deboli o vacillanti, Egli è sempre presente, accanto a noi.

Nel Vangelo di oggi (Lc 13,1-9), Gesù ci parla della pazienza di Dio attraverso la parabola del fico sterile. A quest’albero, che sembra non dare frutti, viene concessa ancora una possibilità: il vignaiolo promette di zappare il terreno, di concimarlo, di prendersi cura di esso, chiedendo solo un po’ di tempo. Questo non è attendismo passivo né fatalismo, ma pazienza operosa.

Dio non si limita ad aspettare: Egli opera attivamente, ci dona la sua grazia, ci nutre con il suo amore e poi attende la nostra risposta.

 Questo atteggiamento ci insegna a vivere con discernimento e fiducia. A volte vorremmo una soluzione immediata per ogni problema, ma spesso è necessario fermarsi, prendersi cura delle situazioni, attendere il momento giusto. Nella famiglia, nel lavoro, nella scuola, e in ogni ambito della vita, Dio ci insegna a coltivare la pazienza e la cura. La società moderna, con il suo ritmo frenetico e l’iperconnessione, ci spinge a reagire subito a tutto. Ma il Signore ci invita a rallentare, a osservare, a riflettere prima di agire, confidando nel suo amore.

 In questo cammino, ci accompagna anche Maria. Con il suo cuore di Madre, ci accoglie e ci guida. Affidiamoci a Lei, confidiamo nel Signore, e lasciamoci sostenere dalla sua grazia.

Questa celebrazione diventa così un momento di rinnovamento della nostra fede e della nostra speranza. Sappiamo che Dio si prende cura di noi, che non ci abbandona e che ci chiama a partecipare alla sua opera di amore, come collaboratori nella sua missione di salvezza. Con questo spirito, proseguiamo il nostro cammino quaresimale, lasciandoci guidare dalla sua Parola e dal suo amore».

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