Nel pomeriggio di sabato 22 giugno l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto nella parrocchia di San Pantaleo a Sorso la Celebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento della Confermazione.
Di seguito l’omelia tenuta dall’arcivescovo in dialogo con i cresimandi.
«Abbiamo ascoltato un brano del Vangelo che ci riporta in un ambiente di mare. Vi è un invito che viene rivolto a Gesù dai suoi discepoli per salire su una barca e fare una traversata. Gesù propone ai discepoli di andare su un’atra riva. Possiamo dire che la proposta di Gesù è quella di condividere un viaggio. Affrontare è un’attività che fa parte del viaggio, come esercitarsi, mettersi alla prova, portare un impegno. Si va verso una meta. Oggi il Vangelo ci dice che Gesù con il sacramento della Confermazionedesidera proporvi un viaggio. Gesù lo propone a voi come ai discepoli che accolgono la sua proposta.
Ecco, il viaggio però non è sempre come si programma, può infatti cambiare. I discepoli partono e arriva il brutto tempo:devono mettersi nella posizione di chi deve affrontare, cioèmettersi alla prova, sperimentare il viaggio. Gesù prende in mano la situazione sostituendosi ai discepoli. Gesù interviene su tutto ciò che si oppone a Dio, ma poi ci lascia liberi di dire il nostro sì. È quello che avviene oggi per voi: ricevete un grande dono, il dono dello Spirito Santo, che è un invito a condividere il viaggio della vita con Gesù.
A ciascuno di noi è lasciata la libertà della scelta, ma Gesù ci dà forza, fiducia, speranza. Lui è con noi e ci aiuta veramente a passare all’altra riva. Gesù è fedele, fa una promessa e poi la mantiene. Lo Spirito Santo che è colui che ci aiuta a vivere la traversata della crescita. Questo vale per tutti i giorni, per tutta la vita. Nella vita abbiamo un compagno di viaggio: lo Spirito Santo, che ci accompagna giorno per giorno, ma non si sostituisce a noi. Questo richiede il il nostro impegno e la nostra disponibilità. A breve noi esprimeremo questo con un gesto che i vostri genitori hanno fatto quando eravate piccoli: rinnoveremo le promesse del Battesimo.
Qui a Sorso l’oratorio interparrocchiale vi aiuta ad essere dei buoni discepoli. L’oratorio si può paragonare a quelle barche dove si sale, dove bisogna partecipare, decidersi per fare un viaggio.Come vescovo, questo lo sto chiedendo a tutta la nostra diocesi. Oggi chiedo ancora un’altra volta alla comunità di Sorso di fare un viaggio, non in tante barchette, ma in una barca, nell’unità. Usciamo dalle frammentazioni per radunarci maggiormente nella comunione, nell’unità per fare Chiesa insieme pur nelle diversità. L’esperienza dell’oratorio è uno dei modi insieme alle altre cose che sono il cantiere per fare Chiesa, per sperimentare il nostro impegno in risposta alla proposta di Gesù. Lui sale nella barcadella nostra vita, ci fa una proposta, rimane con noi e ci dona la sua forza, lo Spirito Santo, che agisce contro il male ma non si sostituisce a noi perché ci vuole persone responsabili».