Piccole teofanie quotidiane
ANNO A – XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Sap 12,13.16-19 | Sal 85 | Rm 8,26-27 | Mt 13,24-43
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Come il «seminatore», la «perla», il «mercante», la «rete», il «granello di senape» e il «lievito», la parabola della «zizzania» contribuisce al grande e coerente insegnamento di Gesù sul Regno nel tredicesimo capitolo del Vangelo di Matteo. In questo racconto possiamo distinguere almeno tre situazioni: la rivalità tra il il «nemico» ed il «seminatore», l’incertezza dei «servi» e la convivenza del «grano» con la pianta infestante sino alla «mietitura». Questi tre concetti descrivono il mondo con le sue contraddizioni davanti alla proposta di Gesù: il Regno dei Cieli è l’uomo che riesce a governare con giudizio il «proprio campo» nonostante le azioni contrarie, le obiezioni e le perplessità, consapevole che è inutile provare a disinfettare la vita per proteggersi dal male. Il Regno è chi cresce, matura, fruttifica, lievita, produce, arricchisce e svela allo sguardo altrui che in ogni realtà Dio è garanzia, opportunità, rivelazione. Il credente è una minima e potente teofania, è un piccolo baluardo dell’immensità altrimenti inaccessibile di Dio: è lievito e perla, è seme e seminatore, é rete e mercante, è attesa di un raccolto che arriverà. Ogni discepolo è un piccolo frammento del Cielo aperto da Cristo e offerto agli uomini. Ora sappiamo le «cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».