Un intero paesaggio di possibilità
ANNO A – XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Is 55,10-11 | Sal 64 | Rm 8,18-23 | Mt 13,1-23
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Nell’Antico Testamento c’è un solo esempio di parabola (2Sam 12,1-4) in cui il profeta Natan colpisce la coscienza di Davide. Gesù invece utilizza spesso le parabole per risvegliare una genuina ricerca di Dio. Il protagonista di questi testi è sempre l’ascoltatore, chiamato a riconoscersi negli sviluppi della storia e, in questa domenica, a collocare la propria risposta al Vangelo tra gli esempi fatti dal Signore: la strada, i sassi, i rovi, la terra buona. Un facile errore è quello di pensare che la corrispondenza sia stabilita una volta per tutte, ma nessuno è mai solo strada o sassi o rovi o terra. Tutti viviamo una geologia composita: ogni credente è un paesaggio di possibilità e l’unico elemento costante tra le variabili è la qualità del seme. Un ascoltatore attento considera se stesso non difronte alla mutabilità degli eventi, ma al cospetto della proposta che non perde forza: la vita si muove, la storia si trasforma, il mondo cambia e il Seminatore non ha mai smesso di agire. Ecco la domanda di fondo: «sei sempre alla presenza di Dio, o te ne accorgi solo quando il raccolto è soddisfacente?». Tante volte valutiamo il Regno dei Cieli in base ai frutti, ma non è mai una questione di rendiconti favorevoli: la Croce ricorda che nel bilancio finale conta il valore del «seme» e non l’apparente qualità del terreno.