L’acqua, lo spirito, la vita
ANNO A – SANTISSIMA TRINITÀ
Es 34,4b-6.8-9 | Dn 3, 52-56 | 2Cor 13,11-13 | Gv 3,16-18
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
«Sappiamo che sei venuto da Dio» è il presupposto con cui Nicodemo avvicina di notte Gesù ed inizia con lui un dialogo difficile, a causa di preconcetti che oscurano l’intuizione iniziale. Il Maestro accompagna con pazienza il nuovo discepolo, rispettando i suoi tempi e fornendo argomenti progressivi: l’acqua, lo spirito e la rinascita hanno origine dal Padre, si manifestano nel Figlio e lo Spirito condivide con noi: è «la vita eterna», la vita stessa di Dio. Per Nicodemo è ancora presto e l’Evangelista ripeterà anche per noi gli stessi concetti alla fine del capitolo 12, quando si concludono gli insegnamenti ed inizia il “Libro della gloria”. Noi siamo più fortunati, perché fuori dal racconto conosciamo già la Trinità: il Segno della Croce imparato da bambini inaugurava la partecipazione alla Vita; il Catechismo e nell’Iniziazione Cristiana hanno consolidato certezze insieme a molte domande; la possibilità di accedere anche oggi alla Parola e all’Eucaristia completa questa “convivenza”. «Un solo corpo ed un solo spirito»: un solo Padre di tutti, un Figlio unigenito che non condanna ma salva il mondo, uno Spirito Santo in cui rinascere sempre. Abbiamo sentito la «voce» del vento, ci siamo chiesti da dove provenisse e quali direzioni prendesse, ma la verità più importante di tutte è che «in Lui» siamo vivi.