La via della felicità
NATALE DEL SIGNORE – Messa della Notte
Is 9,1-6 | Sal 95 | Tt 2,11-14 | Lc 2,1-14
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Un ordine di Cesare Augusto muove popoli e nazioni verso l’obbedienza ad un decreto; il dovere di vigilare sul gregge tiene immobili e svegli i pastori della regione; i tempi del parto si compiono inesorabilmente a prescindere dalle circostanze… Ogni realtà umana, in questo passo del Vangelo della notte di Natale, sembra bloccata dentro una regola invincibile, dentro una necessità non contrattabile: tutto è come deve essere e niente può essere altrimenti. È un mondo senza spazio, quello in cui nasce il Salvatore, un mondo soggetto a leggi che dispongono della vita degli esseri umani senza margini né opzioni alternative. Solo «l’angelo del Signore» pronuncia parole che indicano alla libertà degli uomini un percorso possibile: l’espressione che usa, «troverete», implica la volontà buona di mettersi in cammino verso la mangiatoia di Betlemme e là riconoscere il Cristo in fasce, nato per la «grande gioia» di una gloria divina che sposa nella pace gli «uomini che Dio ama». Non c’è forza più potente della gioia che possa riuscire ad orientare la vita delle persone verso il Bene: il potere si impone e a lungo andare corrompe se stesso, il dovere intristisce e pian piano logora le passioni, le occasioni talvolta sfumano e sogghignano ingestibili. Solo la libertà può accompagnarsi alla gioia, ieri come oggi.