Senza bruciare le tappe
ANNO A – I DOMENICA DI QUARESIMA
Gn 2,7-9;3,1-7 | Sal 50 | Rm 5,12-19 | Mt 4,1-11
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Deserto, diavolo, tentazioni… un brano serio: parole importanti iniziano il percorso quaresimale con discorsi intensi e sentimenti profondi. Non è mica uno scherzo! Anche per noi si inaugurano i quaranta giorni e le quaranta notti del tempo liturgico più complesso dell’anno; ma a differenza di Gesù il nostro cammino si confronta con una tentazione che è pure peggiore di tutte quelle che la pagina evangelica ci racconta riguardo al Signore. È il rischio di andare direttamente alla fine, di bruciare le tappe, di concentrarci sul comportamento e le parole del tentatore, dimenticando in un solo attimo che a quell’esame bisogna arrivare preparati. Alla velocità con cui il testo sintetizza il tempo del deserto non può corrispondere una nostra scivolata insensata, preoccupata degli eventi finali e distratta davanti allo svolgimento del percorso. Il diavolo affascina e trascina, distoglie dalle scelte, dal senso del tempo che scorre, e attira l’attenzione verso un solo fuoco: questo è il suo compito nel brano. Nessuno avrà a che fare con il momento della verità all’improvviso, non senza aver avuto l’opportunità di organizzare con calma risorse interiori ed esteriori, costruendo il momento favorevole. Ci sono quelli che preparano appuntini da cui copiare all’esame, ma c’è anche chi studia bene, con dedizione, per tempo.