logo
  • Home
  • Notizie
  • Persone
  • Luoghi
  • Appuntamenti
  • Informazioni
logo
  • Home
  • Notizie
  • Persone
  • Luoghi
  • Appuntamenti
  • Informazioni
Condividi

Sono beato, se amo Colui che ancora non vedo

ANNO A – III DOMENICA DI AVVENTO

Is 35,1-6a.8a.10 | Sal 145 | Gc 5,7-10 | Mt 11,2-11

Ufficio Evangelizzazione e Catechesi – mons. Mario SIMULA

Ogni parola nel messaggio di questa domenica è un inno e un tripudio di gioia. Come un augurio innanzitutto: “Si rallegrino il deserto e la terra arida ed esulti la steppa, ogni luogo bruciato dal sole e reso inospitale fiorisca come il narciso”. Tutto canti con gioia. A che cosa è dovuta questa festa che attraversa la terra? Alla venuta della gloria del Signore. Non si può ricevere il Dio che viene, senza che il cuore abbia fatto passi lunghi verso di Lui. Non c’è più tempo per rimanere fiacchi o con le ginocchia vacillanti o con l’animo smarrito. Questo è atteggiamento dei tristi, di coloro che si ripiegano angosciosamente su se stessi e non sanno guardare alcun orizzonte davanti ai loro occhi. Ritroviamo il coraggio e lasciamo la paura! Ecco viene il nostro Dio che ci libera, ci ricompensa per il piccolo bene che abbiamo compiuto. Ci salva. In questa gioia universale sono coinvolti anche tutti coloro che noi consideriamo sfortunati, colpiti dalla grettezza della vita. I nostri occhi ciechi vedranno le meraviglie di Dio. Le nostre orecchie sorde si apriranno per accogliere la bella notizia. I nostri piedi zoppi salteranno per correre verso il Signore. La nostra lingua muta griderà di gioia. Tutti ci ritroveremo in cammino. Splenderà davanti a noi la felicità e la gioia. La stessa gioia e la stessa felicità ci seguiranno. Fuggiranno la tristezza e il pianto. Chi sa guardare nella prospettiva del Dio che viene in mezzo a noi, rimane travolto da questo oceano di allegrezza interiore.  La contagerà. La rivelerà nel suo volto, nei suoi gesti. La tradurrà in atti di amore. Gesù narra questa meraviglia, nel suo pellegrinaggio lungo le vie della Palestina, quando risponde a Giovanni  che dal carcere gli domanda: “Sei tu colui che deve venire?”. La nostra domanda di sempre. La domanda che ci interroga inesorabilmente. “Dite a Giovanni:  tutti i diversi di questo mondo ritroveranno la loro bellezza e la loro stupenda ricchezza. Saranno motivo di vanto per l’umanità.Si sentiranno figli davanti al Signore che viene”. Di essi Gesù ha bisogno come ha bisogno di me, di noi, perché tutti possiamo attingere e trasmettere la freschezza interiore che scaturisce dal desiderio dell’incontro con colui che amiamo. Anche Giovanni l’austero, il penitente del deserto, il digiunatore, il coraggioso, rivelerà tutta la sua grandezza. Lo dice di Lui Gesù: “Cercavate forse una canna sbattuta dal vento? Un debole? Un appariscente esteriore e vanitoso? Un uomo ricercato che non sa andare all’essenziale? Giovanni è messaggero. Giovanni è voce”. Dovremo desiderare intensamente di essere messaggeri che preparano la via di Gesù, mentre la percorriamo con impegno e allegrezza spirituale. Dovremo desiderare intensamente di essere una voce che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore”, mentre noi stessi ci lasciamo arruolare nel cantiere che restaura la terra. 

Questa è la domenica in “Gaudete”. E’ la domenica del color rosa nella liturgia. E’ la domenica che ci fa intravedere la certezza di colui che viene, mentre lo speriamo con tutto il desiderio del nostro cuore. In questa settimana sarà la gioia ad invadere la nostra vita perché il Signore è vicino. E’ alle porte. Noi lo aspettiamo con la costanza dell’agricoltore che attende il prezioso frutto della terra. La costanza ci dà forza. Ci aiuta a superare ogni lamento. La costanza ci fa rimanere in cammino tutti i momenti. Se ci sarà qualche attimo di stanchezza, guardiamo l’orizzonte. Si intravedono le prime luci dell’alba. Aspettiamo ancora un attimo, e gli angeli canteranno l’annuncio della bella notizia: “C’è  l’Emmanuele. Il Dio con noi”.

Gesù, come è soave saperti vicino, alle porte come coinquilino della nostra storia. Io sento che Tu sei dentro di me e, ostinatamente, ti giro attorno perché sono uscito fuori di casa per trovarti. Gesù,Tu hai davanti ai tuoi occhi e al tuo cuore tutti i sentieri che ho attraversato per cercarti. Erano sbagliati. Giravano intorno a Te, ma non entravano nel mio intimo dove c’eri Tu. Gesù, mentre camminavo sbandato, ho pagato tutti i prezzi: l’illusione della felicità, l’amarezza e la tristezza del cuore, la delusione dei traguardi sbagliati. Oggi mi ritrovo a ritornare sui miei passi, lasciandomi raggiungere dalla luce del desiderio di Te. Se è doloroso perderti, e io ti ho perso tante volte, è beatitudine ritrovarti. Sto camminando a testa bassa per l’umiliazione, sbirciando con gli occhi in profondità per la speranza, coraggioso come chi sa di raggiungere non un traguardo, ma Te, mio Traguardo. Gesù, donami il desiderio trepidante di Tua Madre Maria. Gesù, donami  la perseveranza forte di Giuseppe. Gesù, donami la gioia di un bambino, la freschezza di ogni persona semplice, la dolcezza di ogni madre che sta per dare alla luce il figlio, il godimento di una famiglia grande che ha aperto il grembo alla Tua venuta. Gesù, io sono il vero disabile che non apprezza la ricchezza del Tuo amore, che non ha la certezza del Tuo amore, che dubita sempre e rischia sempre di arrivare il giorno dopo. Gesù, sei alle porte. Gesù, sei alla mia porta e bussi. Non voglio uscire dalla porta di servizio, ma spalancare la mia vita alla Tua venuta. Tu, Gesù, mi sai trovare solo nel luogo che ami, nel luogo del Tuo innamoramento, nel luogo della Tua tenerezza: il mio cuore.

Articolo precedente
«Il bene interpella e rigenera». Messaggio alla Città e al territorio
Articolo successivo
«Adesso» è un Paradiso in miniatura

Correlati

qumran
Quel misterioso regno!
qumran
Il buon grano è minacciato
qumran
Il terreno che siamo
SCORRI IL TEMPO [timeline name="timeline"]
©2018 Arcidiocesi di Sassari
Ultimi post
  • Libertà | n.1 – 2021
  • Due appuntamenti per la Domenica della Parola
  • Nuovo Direttorio per la Catechesi: due webinar
  • Presentazione ed entrata in vigore del nuovo Messale Romano
  • Tempo di Natale: il terzo sussidio per il cammino pastorale unitario
In agenda

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli impostazioni.

Arcidiocesi di Sassari - Sito ufficiale
Panoramica sulla privacy

Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

Cookies strettamente necessari

Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari.

Mantenere abilitato questo cookie ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Please enable Strictly Necessary Cookies first so that we can save your preferences!

Privacy Policy

Maggiori informazioni sulla nostra Privacy Policy