Un amore senza strategie
ANNO C – XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Am 8,4-7 | Sal 112 | 1Tm 2,1-8 | Lc 16,1-13
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
«Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?». Questa domenica ci troviamo di fronte ad una delle contraddizioni più complesse del Vangelo di Luca: come è possibile essere fedeli se la ricchezza da amministrare è frutto della disonestà? È legittimo rendersi complici di un sistema che non appare giusto nemmeno a noi? Il deterioramento religioso di cui si trova traccia anche nella prima lettura, racconta di gestori del sacro che trasgrediscono per primi lo spirito delle regole che insegnano e che abilmente impongono agli altri: Gesù in particolare denuncia l’attitudine a “mercanteggiare” con Dio il proprio favore, accusando di “frode” gli esponenti religiosi del tempo, impegnati a tutelare la propria posizione più che la verità della salvezza offerta da Dio. Di questa corruzione, gli umili, gli indigenti e i poveri pagano il prezzo più alto di tutti. I suoi discepoli sono avvisati: “se avete sfruttato e aggirato l’Antica alleanza, come potete pensare di servire il Vangelo?”. Le esigenze della Nuova alleanza sono molto più radicali di un mero sistema religioso esteriore: non passano per la compravendita di surrogati di santità, ma sgorgano dal punto più profondo dell’essere umano, quello in cui l’amore di Dio Padre è unico ed esclusivo. Nessuna “strategia interiore” è possibile.